Una ricerca condotta da FattoreMamma in collaborazione con Eumetra MR ha permesso indagare il “target mamme” per scoprire le loro attitudini, i comportamenti d’acquisto, le preferenze nell’utilizzo dei diversi media e il rapporto con i brand. Alle domande della ricerca hanno risposto oltre 2300 tra donne incinta e mamme con figli sotto gli 11 anni. Qual è l’identikit emerso dalla ricerca?
La “mamma tipo” ha in media 34 anni, è laureata (31%) e lavora soprattutto a tempo pieno.
Il lavoro non è una semplice necessità economica, ma è considerato fondamentale per realizzarsi (89%) e per sentirsi parte attiva della società (93%). Tanto che, tra le mamme non occupate, ben il 76% vorrebbe rientrare nel mondo del lavoro. D’altro canto, tra le mamme lavoratrici si riscontra la difficoltà a conciliare attività professionale e cura della famiglia: 2 mamme su 3 dichiarano di dover scendere a compromessi nel work-family balance.
La ricerca delinea anche un’idea di famiglia in cui il padre è sempre più coinvolto e non solo nelle decisioni importanti: più di 1/3 delle rispondenti dichiara che ad occuparsi del figlio, anche nella gestione quotidiana, sono allo stesso modo mamma e papà.

La dieta mediatica delle mamme
Le mamme si confermano un target altamente digital. Con la maternità, la dieta mediale si modifica: cala (soprattutto tra le donne con bambini da 0 a 3 anni) la fruizione di tutti i media “tradizionali” (tv, radio, giornali), mentre cresce il tempo speso su internet, anche in mobilità.
Cosa fanno le mamme dal loro smartphone?
Le attività principali sono due: navigare sui social e fare shopping online.
Il 91% dichiara di visitare i social ogni giorno, soprattutto facebook e Instagram, di cui apprezzano la capacità di amplificare le relazioni e creare connessioni.
Il 93% fa acquisti online e 7 su 10 acquistano almeno una volta al mese, in particolare abbigliamento e giocattoli. Il budget, per 1 mamma su 4, supera i 100 euro al mese.

Le mamme e i brand
Le mamme mostrano anche una grande propensione a interagire con le marche online. Si tratta di un trend in crescita, con il 77% che segue i brand sui social ed è interessato a scoprire informazioni sui prodotti e sulle promozioni. Molte mamme hanno un atteggiamento attivo sia nei confronti dei brand che degli altri utenti: vogliono scoprire come altri utilizzano i prodotti, vogliono esprimere la loro opinione e vogliono condividere la loro esperienza con il brand stesso.
Ma come deve essere un brand per conquistare la fiducia delle mamme?
Le mamme chiedono soprattutto trasparenza e rispetto verso clienti e dipendenti e sensibilità verso i temi ambientali.

Mamme e comunicazione
Dalla ricerca emerge anche qualche consiglio su come comunicare alle mamme. La maggioranza delle intervistate non si riconosce nelle pubblicità sognanti che raccontano mondi ideali (sono apprezzate solo dal 14%). Meglio usare un tono ironico e provare a divertire le mamme (l’ironia è apprezzata dal 49%) oppure puntare su pubblicità istruttive che aiutano a capire come fare o usare qualcosa.

Influencer nel mondo mamme
La fotografia delle mamme non sarebbe completa senza considerare il ruolo delle influencer. Sui social, 1 mamma su 10 “influenza” le altre. Le mamme influencer sono presenti soprattutto tra le donne con figli più grandi: sono quindi le donne più mature, sia in termini di expertise, sia di età. Un interlocutore da non dimenticare, quindi, nelle comunicazioni di prodotti e servizi rivolti a tutto il target delle mamme.
Questo fenomeno, oggi spesso sotto i riflettori per il seguito e l’attenzione che sono in grado di catalizzare le influencer nel mondo del fashion, del beauty o del travel, ha infatti avuto le mamme come protagoniste fin dal primo emergere di forum e blog.
I social media sono ambiente naturale per la propensione delle mamme a cercare il confronto tra “pari”, per trovare informazioni, condividere pareri, raccontare la propria esperienza. Le mamme influencer, quelle che si scoprono tali proprio per via della condivisione del loro essere mamme, diventano veri punti di riferimento per un target che è responsabile d’acquisto principale per la grande maggioranza degli acquisti della famiglia.