Come giocano i nostri bambini? Quanto usano i video (tv, tablet, smartphone) e quanto i giochi tradizionali?
Duracell ha chiesto a FattoreMamma di svolgere una ricerca per indagare proprio questi aspetti in particolare nel segmento delle mamme digital. A partire da alcuni dati emersi da una survey internazionale, Duracell Italia voleva approfondire il tema del gioco attivo, proprio intervistando le mamme presenti in on line e dunque avvezze alle tecnologie digitali.
FattoreMamma ha realizzato un questionario e lo ha somministrato on line, diffondendolo tramite i propri canali (dem, social, blog): le mamme hanno partecipato, rispondendo alla survey e rilanciando sui propri canali social (oltre 900 le partecipazioni al questionario).
Ne è emerso così un interessante quadro che ha permesso di evidenziare le peculiarità dell’Italia rispetto all’Europa e le peculiarità del target mamme digitali rispetto alla popolazione media (un dato su tutti: nelle famiglie digital, dove è diffusa una consapevolezza sull’utilizzo responsabile della tecnologia, i bambini hanno a disposizione meno ore per giocare con device digitali…). Per approfondire, puoi leggere il comunicato con i dati della ricerca.
Una volta raccolti i dati della survey è partita la seconda fase del progetto: il coinvolgimento di 7 blog per veicolarne i contenuti in rete. FattoreMamma ha selezionato 7 blog particolarmente vicini al tema del gioco attivo che hanno partecipato ad un evento organizzato con lo psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli.
Si è generato un dialogo aperto e informale in cui, oltre a commentare i dati della ricerca, mamme e papà blogger hanno avuto modo di rivolgere a Morelli dubbi, curiosità, richieste di consigli… è emerso che giochi digitali e giochi attivi possono coesistere se ben bilanciati nella giornata del bambino e contribuiscono a svilupparne intelligenza e creatività. Il gioco attivo, in particolare, non è solo un passatempo, serve proprio per potenziare le capacità innate dei bambini, che sono immense!
I blogger presenti hanno assicurato copertura social dell’evento, raccontando sui propri canali i dati della ricerca e gli spunti emersi durante la conversazione con Morelli. L’attività si è completata con articoli più strutturati pubblicati sui blog nella settimana successiva all’evento.