Il Fattore Mamma
Il Fattore Mamma sollecita di continuo l’attenzione di sociologi, di demografi, di esperti di marketing che ne studiano il comportamento d’acquisto o di studiosi di organizzazione che guardano alla mamma rispetto ai temi della conciliazione famiglia-lavoro.
Nuovi fenomeni ricevono sempre più attenzione da parte dei mezzi di comunicazione: contrazione delle nascite, eco mamme, alpha moms, yummy mummies, momprenuers, hybrid moms, mamme blogger, mamme VIP, mamme in politica…
Nuovi stimoli, nuovi fenomeni di costume, nuove tensioni. Da un certo punto di vista, però, la vita della mamma rimane uguale a sempre, di regola imperniata su:
- le relazioni affettive forti che la costituiscono (marito, figli, nonni, amici, società civile)
- il lavoro, come fonte di sostentamento economico e di realizzazione personale,
- gli acquisti per sé e per la famiglia (si stima che la mamma controlli circa l’85% del budget di spesa familiare)
Si dice che “Di mamma ce n’è una sola”: niente di più falso, le mamme non sono tutte uguali. Pensiamo alle differenze fra la mamma di un neonato e quella di un adolescente, fra una mamma manager e una mamma casalinga, fra una mamma della generazione Y (che oggi ha meno di 25 anni) e una baby boomer (ultra quarantacinquenne), fra la mamma di un figlio unico e la mamma di una big family (nuovo termine più trendy nato per identificare le famiglie numerose…).
Nel suo dinamismo e nelle sue diverse sfaccettature, il Fattore Mamma sta divenendo anche in Italia un fattore interessante con cui fare i conti.