Qualche giorno fa una delle mammeblogger italiane più attive e seguite ha pubblicato sul suo blog una breve riflessione che già mi aveva espresso a voce e che avevo trovato molto interessante. “E’ una mia sensazione – dice alle sue lettrici – o state tradendo i blog per FB?”, ove naturalmente FB sta ad identificare Facebook, che nella seconda metà del 2008 ha avuto una enorme diffusione in Italia, grazie anche all’interfaccia disponibile nella nostra lingua.
Il rapporto tra social networking e blogging è un tema molto interessante sia in assoluto che relativamente allo specifico segmento delle mamme. Un tema che nasconde anche una domanda di fondo che spesso ricorre nell’osservare il percorso di Internet negli ultimi 10 anni: che cosa dei servizi e e delle applicazioni che si impongono all’attenzione generale è qui per restare e che cosa invece costituisce solo un momento di passaggio e di evoluzione.
Ovviamente sul fenomeno specifico della relazione tra blog e Social Network non abbiamo ancora risposte definitive.
Possiamo pero’ guardare qualche dato e fare qualche riflessione
(qui di seguito trovate le mie, ma sul tema del significato e del posizionamento dei social media vi consiglio anche le acute osservazioni di un’altra esperta mammablogger “mammaincorriera“).
Per quanto riguarda i dati, questi ci confermano fuor di dubbio che l’avanzata di facebook in questa fase è impressionante (vedi la linea blu nel grafico), sia in termini assoluti, che relativamente a punti di riferimento come Myspace e Youtube.

La crescita di Facebook durante gli ultimi mesi

La crescita di Facebook durante gli ultimi mesi

Social networking e lettura dei blog risultavano già molto vicini nell’ultima ricerca Universal McCann del marzo 2008, con 346 milioni di persone che leggono abitualmente blog, e 307 ml che visitano normalmente pagine di amici su Social network. Il fenomeno del social networking è dunque già superiore come impatto a quello del blogging, specie se guardiamo al numero di coloro che hanno iniziato un proprio blog, che è di 184 ml.
Ma veniamo alle mamme. qui i dati sono ovviamente meno disponibili, ma una recentissima ricerca di Lucid Marketing su un campione di 457 mamme on-line ci rivela che le mamme che si considerano “social network addicted” hanno decisamente più propensione a gestire un blog rispetto alla media. E dunque non è necessariamente detto che frequentare servizi come Facebook al punto da sentirsi “addicted” sia necessariamente controproducente ai fini del blogging attivo o “passivo”.

E veniamo alle riflessioni:
– Il social networking  un fenomeno di dimensioni ormai enormi, che continuerà a crescere, e il blogging può essere considerato come parte del fenomeno, se pensiamo all’aspetto relazionale dell’attività (blogosfera), ovvero al fatto che il blog crea spesso una relazione stabile, interattiva e mutuamente arricchente tra il blogger e i suoi lettori.
– il blog d’altra parte andrebbe considerato principalmente come formato per la pubblicazione di contenuti nato come evoluzione delle prime forme di personal website. Il blog ha a che fare con l’intessere relazioni, ma riguarda principalmente il contenuto e la pubblicazione. La sua efficacia nell’organizzare i contenuti è tale dall’aver travalicato la sfera personale ed essersi imposto come formato universale adottato anche da molti servizi di informazione a carattere edittoriale di alto profilo.
– nella fase di esplosione del fenomeno del blogging una parte del pubblico che ha avviato blog personali lo ha fatto principalmente come occasione per entrare in relazione con gli altri: questa parte di utenza del blog è a mio parere quella che più facilmente sarà portata ad abbandonare il blogging a favore di soluzioni come Facebook, che sono contemporaneamente più efficaci per creare e mantenere relazioni e meno onerosi nella gestione.
– chi ha invece avviato un blog principalmente con l’obiettivo di esprimersi liberamente, e dunque focalizzando sul contenuto, difficilmente lascerà questa piattaforma a favore di sistemi come facebook che rendono più difficile far emergere un disegno editoriale complessivo (che è quel valore che nel blog si costruisce attraverso l’insieme dei post, nel tempo, sostanziando l’idea di opera complessiva)
– per quanto riguarda i lettori, le sfere della relazione e della fruizione di contenuti, continueranno a mio parere a coesistere, e dunque si continuerà a utilizzare entrambi gli ambiti in quanto afferenti a dimensioni sostanzialmente diverse (relazioni e fruizione di contenuti).
– da ultimo il web 2.0 ci ha insegnato il fascino e l’importanza delle interrelazioni, per cui – come emerge in modo sempre più esteso – la dimensione del contenuto e delle relazioni possono trovare vaste aree di compenetrazione mutuamente arricchente (vedi la pubblicazione dei post del blog personale all’interno dei profili di FB e Linkedin o i widget relativi ai sistemi di social networking che possono arricchire la fruizione del contenuto su un blog).
Se dunque nell’immediato – anche sull’onda dell’aspetto della novità – l’impressione di ITMom non può che essere vera e condivisibile, credo che a tendere le due dimensioni conviveranno, sia a livello di sistema che a livello di singolo utente, e il progressivo diffondersi del social networking poterà probabilmente ad avere un minor numero di nuovi blog, ma con una maggior qualità media, posto che chi aprirà un blog tenderà a farlo non come scorciatoia per attivare nuove relazioni, ma  principalmente per pubblicare contenuto di valore (per sé stesso o per gli altri).
Mommyblogger e FBmoms spesso coincideranno.